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La suocera - il ritorno a casa


di Merryboy
29.12.2022    |    2.373    |    1 9.0
"Dispiaciuto per l’accaduto, mi offrii di accompagnarlo..."
La suocera – seconda parte
Rispetto all’ipotesi iniziale, i miei suoceri decisero di fermarsi in Toscana fino ai primi di novembre. La villa al mare aveva bisogno di alcune manutenzioni ed approfittarono della possibilità da parte del suocero di lavorare in smart working per supervisionare i lavori.
Subito dopo il rientro ci invitarono a cena, sia per riveder gli amati nipoti che per mostrarci le foto della ristrutturazione. Una certa agitazione mi colse sull’uscio di casa loro, ripensando ai momenti vissuti con mia suocera. Ci accolse proprio lei, bella come sempre..ancor di più di come me la ricordavo. Abbronzata, profumata, fasciata in un vestito floreale, mani curatissime con unghie perfette..che avrei voluto ancora sentir affondare nella mia carne. I primi abbracci furono per i miei figli, felicissimi di riveder la nonna, ai quali seguirono quelli alla figlia per poi arrivare al sottoscritto. Ero decisamente imbarazzato per quella situazione ma mia suocera si comportò in modo perfettamente naturale: due baci sulla guancia ed un abbraccio..che solo io mi accorsi, o mi illusi, esser però un po’ più forte del solito.
Finiti i convenevoli iniziali, ci accomodammo per la cena. Complice qualche bicchiere di vino, cominciai a rilassarmi e scaricare la tensione iniziale. La serata prosegui in allegria, tra pettegolezzi e risate, terminando con la visione delle foto della casa al mare. Seppur timidamente, nell’arco della serata provai qualche volta ad incrociar lo sguardo di mia suocera. Da parte sua di contro, nulla di tutto ciò. Si comportava come la perfetta moglie, mamma e nonna. Uguale attenzione per tutti e mai nemmeno una fugace occhiata nei miei confronti. Sembrava che quell’estate nulla fosse accaduto tra di noi.
Visto che l’ora si stava facendo tarda, salutammo tutti velocemente e ci avviammo verso casa. Tempo di metter i bambini a letto che mia moglie si era già addormentata. Quella sera feci fatica a prender sonno. Sentimenti contrastanti mi pervadevano: da una parte, una certa delusione per il distacco mostrato dalla suocera, dall’altra quasi una sensazione di sollievo pensando che a questo punto quanto successo fosse stata una semplice parentesi nella vita di noi due.
Passò quasi una settimana senza aver nessuna notizia dei suoceri, fino a quando un venerdì non vidi mio suocero in città. Era imbufalito. Aveva appena ricevuto una telefonata dalla persona che saltuariamente andava a controllar la villa: probabilmente si era rotta una tubatura e bisognava assolutamente porvi rimedio. Sarebbe quindi dovuto partir il giorno dopo per visionar l’accaduto ed organizzarsi con l’idraulico del posto per sistemar il tutto. Dispiaciuto per l’accaduto, mi offrii di accompagnarlo. Quel sabato sarei infatti stato libero da impegni: da tempo mia moglie si era organizzata con alcune amiche per portare tutti i bimbi in un parco acquatico dell’Alto Adige. Ringraziandomi per la disponibilità mi disse che non era necessario. Anzi, ci sarebbe andato da solo visto che aveva poco senso che lo seguisse anche la moglie.
Rientrato a casa, trovai mia moglie al telefono con sua madre, la quale le stava raccontando l’accaduto. Visto che sarebbe stata sola nel weekend, le propose di andar con lei ed i bambini; la sentii declinare l’invito, adducendo la scusa dei lavori casalinghi.
Il sabato ci svegliammo di buon’ora. Aiutai mia moglie a preparare i bambini ed una volta partiti mi dedicai ad un po’ di lavoro al pc. Verso le 10 sentii squillare il telefono: pensai fosse mia moglie che mi rassicurava di esser arrivata a destinazione,,,ma con somma sorpresa vidi il numero di mia suocera. Visto che eravamo tutti e due soli, mi invitava a pranzo. Un brivido mi corse lungo la schiena..ed accettai immediatamente.
Dopo un rapido salto in enoteca ed in pasticceria, verso le 12 suonai al suo campanello. Mi aprii una vera e propria dea! Capelli raccolti in una coda, occhi ancor più azzurri del solito, fasciata in un tubino dello stesso colore che poco lasciava all’immaginazione sulle forme che nascondeva, un tacco 12 da paura!
Tempo di chiuder la porta di casa ed il saluto si rivelò decisamente diverso da quello della settimana prima. M prese il viso tra quelle mani di fata e mi diede un lunghissimo bacio appassionato. La sua lingua sembrava penetrarmi la bocca ed il suo corpo si stava avvinghiando al mio ..al punto che sentivo i suoi capezzoli già turgidi piantarsi nei miei pettorali.
“Ti stavo aspettando con ansia..da quest’estate”. Queste le sue uniche parole mentre mi prese per mano e mi accompagnò direttamente nella camera da letto. Iniziò così uno dei pomeriggi più belli, sensuali ed appaganti della mia vita.
Alle soglie del suo letto matrimoniale, dopo un fugace bacio si inginocchiò davanti a me e lentamente mi slacciò la cinta dei pantaloni. Le lunghe dita affusolate si infilarono nei miei boxer, liberando il mio membro già duro e pulsante dall’eccitazione. Le sue labbra carnose avvolsero la mia asta, la sua lingua la intrise di saliva e cominciò ad andare su e giù con sempre maggior foga. Dopo pochissimo stavo già per esploderle in bocca e qualche goccia di liquido stava già uscendo dalla mia cappella. Se ne accorse anche lei e subito si fermò. Leccò con avidità quell’inizio di seme e tenendosi una goccia sulla lingua la infilò nella mia bocca, facendomi assaporare i miei stessi umori. A quel punto stavo letteralmente impazzendo.
La allontanai da me e con non troppa delicatezza le sfilai il tubino che portava. Le mammelle, non imprigionate da alcun reggiseno mi sbatterono letteralmente in faccia. Non indugiai su di loro, ma continuai la svestizione per arrivare alla fonte del suo nettare. Un perizoma di pizzo blu mi separava dalle sue labbra, dalle quali sprigionava già un calore inebriante. Tolto anche l’ultimo ostacolo, affogai la mia lingua in quello spettacolo rosa. Completamente fradicia, mi riempi il viso dei suoi umori. Le sue gambe tremavano ad ogni mio affondo di lingua, al punto che si lasciò cadere sul letto. A quel punto, la mia lingua lasciò spazio alle mie dita e si concentrò sulla clitoride, che, come un bocciolo di rosa, faceva capolino dalle sue labbra. Pochi movimenti della mia mano ed accadde quello che speravo… un fiotto caldo, seguito subito da altri due, mi riempii la bocca. Che sapore lo squirting della suocera!!! Mentre le sue grida ed i suoi ansimi continuavano, non ne persi nemmeno una goccia. La leccavo come un assetato nel deserto. Ad ogni leccata il suo corpo tremava come una foglia e le sue unghie affondavano nei miei capelli. Era giunto il tempo per passar ad altro. Mi sdraiai su di lei e le infilai in un colpo solo il mio membro nella figa. Umida, calda, avvolgente. Dopo dei primi affondi delicati, le feci dapprima metter i suoi piedi sulle mie spalle e poi incrociare le sue gambe davanti al mio petto: volevo che sentisse il membro di suo genero arrivarle fino in fondo. Cominciò a godere come una pazza ed io ormai stavo nuovamente per esplodere. Con un’enorme forza di volontà cercai di trattenermi. Mi ricordavo di com’era accogliente il suo didetro e lì volevo arrivare. Mi staccai da lei, la girai a pecorina e mi avvicinai con la cappella al suo buchetto. Già lubrificato dai suoi umori, non fece tanta resistenza alla penetrazione. Con pochi affondi mi ritrovai con le mie palle a contatto con le sue labbra. Ancora oggi mi sembra di sentire i suoi mugolii di piacere attutiti dal cuscino..ed al solo pensiero l’erezione è praticamente immediata.
Quando ormai stavo per abbandonar ogni resistenza, lei si sfilò velocemente dal mio cazzo. Inizialmente non capii il motivo e restai tra il basito ed il deluso. Nemmeno il tempo di finir di elaborare questi stati d’animo che si rigirò sulla schiena, mi prese con le mani le mie natiche e si impalò di nuovo sul mio membro. Le sue braccia andarono poi sulla mia schiena, mi trasse a sé e mi disse sussurrando: “ Il tuo seme lo voglio nella mia figa..solo così mi sento tua e tu mio”. Si avvinghiò fortemente a me, cominciò a muovere il bacino come un’odalisca e con un dito cominciò ad accarezzarmi l’ano. Lo staccò solo per inumidirlo in bocca per poi riportarlo dov’era ed iniziare piano piano ad infilarlo dentro di me. Per me fu la fine! Le esplosi dentro come un fiume in piena..il mio corpo era preda agli spasmi ed dalla mia gola uscì un suono animalesco. Se il primo orgasmo “marittimo” fu spettacolare..questo fu letteralmente indescrivibile!! Anche lei, sentendosi riempire, ebbe una serie di orgasmi che sembravano non finire mai!
Restammo abbracciati per molto tempo, baciandoci, coccolandoci, mentre i nostri umori e sudore si mescolavamo in un unico profumo di passione.
Come la volta precedente, fummo destati da quel torpore dalla telefonata di mia moglie che mi avvisava del loro rientro a casa da lì a breve. Tempo di una doccia assieme, di un ultimo dolce bacio sull’uscio di casa che mi ritrovai in macchina direzione casa…ancora inebetito al ricordo di cosa appena vissuto.
Mancano più di 10 mesi alle prossime vacanze estive…ma confido sempre in qualche nuova manutenzione straordinaria che richieda la presenza in Toscana del caro suocero.





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